....non potevo mancare!!!
NAPOLI, 19 SET - Si è ripetuto questa mattina il miracolo di San Gennaro. Alle 9.43 è stato dato l'annuncio dell'avvenuta liquefazione del sangue del patrono, nella cattedrale di Napoli gremita da migliaia di fedeli per la festa liturgica del santo. Il rito è presieduto dal cardinale Crescenzio Sepe.
Il ripetersi del miracolo che è stato salutato da un lungo applauso è un evento che si ripete da secoli e non rappresenta solo il rinnovarsi di un’antica tradizione, bensì la sentita devozione di un popolo e di una città per il suo santo protettore e non c'è da stupirsi, se si pensa alla profonda, intensa e sempre viva relazione che s'è stabilita nei secoli tra San Gennaro e i napoletani. Una lunghissima storia, punteggiata di avvenimenti e vicende, ma in ogni momento, legata a filo doppio alla storia della città, fino a una fortissima identificazione tra il Santo Protettore e le pulsioni psicologiche di un popolo periodicamente minacciato da catastrofi naturali ed eventi storici. Così, nel lento giro d'un millennio e mezzo, San Gennaro si è trovato al centro di un grandioso fenomeno di religiosità popolare e di un radicatissimo culto, tali da non avere uguali al mondo. Sono 17 secoli dal martirio di San Gennaro, avvenuto secondo la tradizione nell'anno 305. Il miracolo della liquefazione del sangue avviene oltre che il 19 settembre ricorrenza del martirio, la vigilia della prima domenica di maggio, data della traslazione, ed il 16 dicembre data del patrocinio del santo, ma anche anniversario dell'eruzione vesuviana del 1631 durante la quale i napoletani invocarono il santo a protezione.
Il fenomeno si ripete anche sulla pietra di tufo, impregnata del suo sangue, conservata nella chiesa dei Cappuccini di Pozzuoli, e che, secondo la tradizione, è la pietra sulla quale il santo poggiò la testa per essere decollato. Sono solo poche macchie nere durante tutto l'anno. Ma in questi giorni che precedono l'anniversario della sua decapitazione ogni giorno modificano il colore, fino ad arrivare ad un colore rosso rubino, molto intenso. E nel momento in cui avviene la liquefazione nella Cattedrale di Napoli si avverte un leggero formicolìo del sangue sulla pietra.
Alle 7 di questa mattina cinque dei dodici membri della Deputazione nella Real Cappella del tesoro hanno aperto al Cardinale Sepe, con le differenti chiavi in loro possesso a rotazione, le due nicchie con sportelli argentei dietro l'altare che custodiscono il busto e le ampolle ed ha avuto inizio la cerimonia.
E’ stato esposto il busto di oro e argento di San Gennaro tempestato di pietre preziose (opera della scuola orafa napoletana) e il reliquario che sorregge le ampolle col sangue, donati nel 1305 da Carlo d’Angiò. Il sangue di San Gennaro, com’è noto, viene custodito in due balsamari vitrei di piccole dimensioni e di foggia diversa, databili ai primi decenni del IV secolo, che sono racchiusi nella teca che viene esposta alla venerazione dei fedeli.
Presenti alla cerimonia i 12 membri della Deputazione della Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, con a capo il Presidente,(come da regolamento n.d.r.) Rosa Russo Jervolino, Sindaco della città di Napoli, le autorità cittadine, le associazioni cattoliche e moltissimi fedeli.
Quando alle 9,43 è stato constatato che effettivamente il sangue si era liquefatto nelle ampolle, come da antico cerimoniale, hanno iniziato a suonare anche le campane delle chiese napoletane e dagli spalti del Maschio Angioino sono stati sparati 21 colpi di cannone per dare l'annuncio all'intera città.
Il reliquiario con le ampolle del sangue, come di consueto, sarà esposto ai fedeli per gli otto giorni successivi.
Le reliquie del santo, le ampolle col sangue sono ancora oggi conservati all’interno della Real Cappella del Tesoro, uno dei gioielli universali dell’arte per la sua architettura, per il cancello e i pavimenti di Cosimo Fanzago, per i marmi pregiati, per le sculture, gli argenti lavorati e per la gran quantità di affreschi e di dipinti di celebri pittori.
La Cappella del tesoro, fu voluta nel 1527 dal popolo napoletano formulando un voto a San Gennaro per la pestilenza e le guerre che stavano falcidiando Napoli. Venne così nominata la Deputazione del Tesoro composta, come allora era divisa la città, da dodici membri, due per ognuno dei cinque sedili nobili e due che rappresentavano il sedile del popolo e che fu incaricata di provvedere alla costruzione della Real Cappella del Tesoro e a conservare e preservare l’immenso tesoro di San Gennaro.
La Deputazione della Real Cappella del Tesoro costituisce tutt’ oggi una delle più antiche, singolari e significative istituzioni ancora rimaste in Italia e alla quale va ascritto anche il merito di aver difeso e conservato intatto il tesoro di San Gennaro oggi in parte esposto nel Museo, dagli assalti di potenti, sovrani e generali, e di aver dato così l’opportunità di tramandare nei secoli capolavori di straordinaria bellezza e di inestimabile valore.
For you I was a flame....love, is a losing game....
Quando stai per mollare, fermati un attimo a pensare al motivo per il quale hai resistito fino ad ora ... Pensa alla meta, non a quanto sia lungo il tragitto. Rimboccati le maniche e non aver paura della fatica. Guardati allo specchio e riconosci quel sognatore che ti sta di fronte. Lotta e combatti. E quando ciò che desideri sarà tuo, una mano al cuore e sentirai in ogni singolo battito l'eco di ognuno dei passi che hai compiuto. E se avrai qualche cicatrice non preoccuparti, non c'e vittoria senza una ferita di guerra, non c'è arcobaleno senza la pioggia.