Più eolico e meno nucleare nel Regno Unito
Il governo britannico intende, in 13 anni, rifornire tutte le famiglie del regno di energia eolica prodotta offshore. Il segretario di Stato con delega agli affari, John Hutton, ha intenzione di costellare le coste di campi eolici: 25 GW (33 secondo la BBC), di cui 8 già progettati per entrare in funzione nel 2014.
7.000 turbine, due per ogni miglio di costa, che dovrebbero implementare la produzione eolica, attualmente fermi a 2.2 GW. Le critiche per il cambio di paesaggio sono attese, ma Hutton ha risposto che passare a forme di produzione di energia a minor impatto ambientale e’ necessario ed e’ inevitabile che il cambiamento sia visibile. In fondo, costruire offshore crea meno disagi alla popolazione che installare parchi eolici sulla terraferma.
La Royal Society for the Protection of Birds ha già chiesto che vengano rispettati i siti preziosi per l’avifauna costiera, il Carbon trust ha sottolineato che l’investimento richiesto per questa impresa sarà notevole (e probabilmente ricadrà in parte sulle bollette) e Greenpeace ha ricordato come le energie rinnovabili vadano incentivate economicamente.
Hutton ha sottolineato che il Regno Unito ha alcune delle migliori risorse eoliche offshore al mondo; ha una lunga tradizione di design, installazione e manutenzione in ambiente offshore e soprattutto ha le abilità e la capacità industriale da trasferire in questo settore emergente.
In soli 8 anni la Gran Bretagna avrà una dotazione eolica offshore doppia, rispetto al leader attuale, la Danimarca, che sarà sorpassata già l’anno prossimo. La maggior installazione offshore e’ quella del porto di Londra, la London Array.
http://www.ecoblog.it/post/4910/piu-eolico-e-meno-nucleare-nel-regno-unito
E noi abbiamo ancora gente che parla di tornare al nucleare e tizi come Soru che bloccano i nuovi progetti eolici